THE HOLOCAUST INDUSTRY
Norman Finkelstein
ANNO DI USCITA: 2000
NUMERO DI PAGINE: 308
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Cosa è successo nei primissimi anni che hanno seguito l’Olocausto? Come si fa a mantenere viva la memoria storica, per poter davvero dire “mai più”? Da chi è stata scritta la storia del genocidio che più ha scosso l’Occidente?
In questo libro, Norman Finkelstein – storico attivista per i diritti del popolo palestinese – ripercorre l’evoluzione del discorso sull’Olocausto.
Nei decenni successivi alla Seconda Guerra Mondiale, l’anticomunismo era l’indiscussa priorità politica delle élite occidentali. Era dunque praticamente impossibile studiare l’Olocausto, perché i nazisti erano politicamente allineati con l’Occidente, contro l’Unione Sovietica.
È in questi anni che la parte sionista della comunità ebraica si costruisce una nuova versione degli eventi, spiccatamente pro-americana e anti-comunista. L’immagine mainstream odierna dell’Olocausto fu fabbricata proprio come opera di “terrorismo intellettuale” nei confronti di ogni critica contro Israele e contro la politica estera statunitense durante la Guerra Fredda
Ad oggi, partiti neofascisti e neonazisti vincono regolarmente le elezioni. “Mai più” si è rivelata una falsa promessa, e l’Olocausto è solo il primo genocidio in una lista tutt’ora aperta.
La narrazione mainstream dell’Olocausto ci condanna all’ignoranza più pericolosa – quella che è convinta di sapere già tutto.
Finkelstein è nato subito dopo l’Olocausto (1953), da una famiglia ebrea che ha vissuto sulla propria pelle e al costo della vita l’esperienza dei campi di concentramento. Nelle parole dell’autore leggiamo con chiarezza la frustrazione di chi vuole costruire una società in cui “mai più” vale davvero per tuttə.