Copertina di The Capital Order di Clara Mattei.

THE CAPITAL ORDER

Clara Mattei


ANNO DI USCITA: 2022

NUMERO DI PAGINE: 480

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PUNTEGGIO

ACCESSIBILITÀ

Il libro lo consigliamo anche come prima lettura, ma sicuramente scorre più facilmente se si ha già un’infarinatura sul biennio rosso, la storia del Partito Comunista e sulle politiche economiche di quel tempo.


FRESCHEZZA

È vero non è il primo libro compagno che collega l’ascesa dell’estrema destra ad un approccio conservatore sull’economia, ma l’abbondanza della ricerca e dei collegamenti storici è illuminante.


ANALISI

Probabilmente la miglior ricostruzione storico-economica sulle condizioni sociali, politiche ed economiche che hanno aperto la strada alla nascita del fascismo e dell’Austerità.


STILE

Lo stile è particolarmente provocatorio nei confronti di liberali di cui tendiamo a dimenticare il passato fascista (come Einaudi). Inoltre, le proteste e i riot del biennio rosso descritte dal libro sono semplicemente esaltanti.

Dopo anni di quiete, il governo Meloni ha riportato in primo piano una domanda che non ci facevamo da un po’: che cos’è oggi il fascismo in Italia?


The Capital Order (in italiano, Operazione Austerità) analizza il fascismo fuori da ogni retorica istituzionale. In particolare, Clara Mattei traccia un lucido parallelismo tra il fascismo e le politiche di Austerità™.


L’austerità è una forma di violenza economica che reprime le classi oppresse per “ristabilire l’ordine”, e salvare il capitalismo da ogni forma di possibile alternativa. Il fascismo è la brutale struttura politica che è in grado di reggere lo shock sociale provocato dall’Austerità.


Mattei ricostruisce le eroiche lotte operaie che hanno fatto tremare l’Europa a partire dal Primo Dopoguerra. In particolare durante gli anni del biennio rosso (1919-1920), la classe operaia ha rifiutato di accettare le pretese dei più ricchi e ha rivendicato il controllo democratico e collettivo della ricchezza.


Il facismo è stata la risposta a questo contropotere. Con il supporto di tecnocrati, banchieri, forze politiche “moderate” e liberali ai fascisti, la classe operaia è stata sconfitta.


Nessuna realtà politica che implementa o supporta politiche di austerity ha la legittimità di parlare di antifascismo. Il discorso mainstream sul fascismo si riduce dunque ad una competizione al ribasso, vuota di ogni significato.


Le camicie nere e il braccio destro alzato sono solo una delle tante forme storiche del fascismo. L’essenza del fascismo, indipendentemente dalla forma, è la difesa sfrenata delle logiche più violente del capitalismo.