Copertina della serie TV Succession

SUCCESSION

Creato da Jesse Amstrong


ANNO DI USCITA: 2018-2023

NUMERO DI STAGIONI: 4

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PUNTEGGIO

FRESCHEZZA

Succession è una serie quasi interamente descrittiva. Di storie corporate ce ne hanno raccontate tante, ma mai in modo così crudo e trasparente. Anche solo per questa ragione, Succession è una ventata d’aria fresca.


ANALISI

L’analisi della serie è ineccepibile, anche perché non si sforza di trarre delle conclusioni. La politica è semplicemente l’impalcatura che fa sfondo alla vita dei Roy. Non ci stupisce che Succession fosse un documentario nelle intenzioni originali degli autori.


STILE

In termini di stile, Succession è praticamente perfetta. Dalla recitazione al copione, dallo svolgimento della trama alla caratterizzazione dei personaggi, c’è ben poco da obiettare

Che aspetto hanno le persone che fanno parte dell’1%? Sono forse dei mostri senza emozioni, inarrestabili di fronte alle avversità e deliberatamente diabolici? Oppure dei geni incompresi, eccentrici nei momenti sbagliati ma guidati da buone intenzioni?


Succession è una Serie TV che narra la storia dei “Roy”, una famiglia ricchissima inventata ricalcando quella dei Murdoch.

Sotto un certo punto di vista, i personaggi sono esseri umani completamente riconoscibili. C’è il padre austero e violento, la madre assente e anaffettiva, la figlia ambiziosa, il primogenito dimenticato, i due figli maschi prediletti che litigano di fronte al trono.


La famiglia Roy, però, non è semplicemente una classica famiglia patriarcale, dilaniata dai soliti traumi generazionali e le conseguenti faide interne. La loro ricchezza li catapulta in tutt’altra dimensione, dove un capriccio tra fratelli pesa miliardi di dollari e le discussioni informali sono un’occasione per scegliere il prossimo Presidente degli Stati Uniti. Succession è una satira esilarante proprio perché, guardati dall’alto verso il basso, i Roy sono patetici.


Logan Roy – il padre di famiglia, patriarca per eccellenza – rappresenta la vecchia generazione dei magnati capitalisti.

Autoritario e violento, Logan controlla i suoi figli con la maestria del perfetto oppressore. I figli, nel frattempo, cercano disperatamente di vincere al suo gioco, senza mai mettere seriamente in dubbio le sue regole.


La storia ha fin da subito il tono di una tragedia, in cui nessuno merita di vincere. Sullo sfondo, il capitale continua a macinare profitti, alimentando l’abuso fisico, emotivo e sessuale che si perpetua nei rapporti interpersonali.


Come spesso succede con serie del genere, il racconto si limita a descrivere una parentesi, lasciando a noi la responsabilità di scrivere le conclusioni. Ciononostante, Succession è un lavoro brillante, una caricatura così realistica che ci fa sia ridere che piangere.