Nel 1993, Leslie Feinberg pubblica Stone Butch Blues – un romanzo altamente politico, esplicitamente comunista, che descrive la lotta per un mondo migliore come uno strumento imprescindibile per la sopravvivenza ed il benessere delle classi oppresse.
La storia si presenta come un’autobiografia e segue la vita di Jess, una persona bianca, butch (un’identità di genere e sessuale, comune negli Stati Uniti già dagli anni ‘40 e ‘50 del 900) e povera. Nel corso degli anni, Jess si sforza di trovare un posto e un modo per essere libera, in un mondo che le fa pagare caro il peso della sua marginalità.
Il suo percorso è costellato da tante vittorie quante sconfitte, e si radica principalmente in due ambienti: la comunità butch e femme e il mondo del lavoro. È in questi due spazi che Jess cresce, sia politicamente che personalmente.
Il romanzo affronta la marginalizzazione con cruda sincerità e instancabile attenzione. La storia di Jess è radicata nel suo contesto politico, ma la lente attraverso cui Leslie Feinberg guarda il mondo è illuminante, e per questa ragione non passerà mai di moda.
Stone Butch Blues è un classico nel suo genere, ma non è solo per questo che dovreste leggerlo. Stone Butch Blues è prima di tutto un invito credibile e commovente a lottare per un mondo migliore. Come ha scritto lə stessə autore, è “un piccolo regalo – fatto a mano, con tutti i suoi difetti – per tuttə lə lavoratorə e per tutte le persone oppresse”.