Copertina del libro Dietro i Fronti.

DIETRO I
FRONTI

Samah Jabr


ANNO DI USCITA: 2019

NUMERO DI PAGINE: 192

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PUNTEGGIO

ACCESSIBILITÀ

Dietro i Fronti è un libro breve, conciso e di facile lettura. Gli articoli sono molto brevi, e la retorica dell’autrice è semplice ma illuminante


FRESCHEZZA

Una prospettiva come quella di Samah Jabr – purtroppo – è estremamente rara. Jabr è una delle venti persone che esercitano la professione psichiatrica in Cisgiordania, e la sua puntuale testimonianza è (almeno in Italia) quasi unica nel suo genere.


ANALISI

Purtroppo, per noi è difficile contestualizzare alcune dinamiche interne alla Palestina, anche soltanto perché le fonti tradotte in italiano scarseggiano. L’analisi dell’autrice ci sembra accurata e puntuale, ma riconosciamo di non avere tutti gli strumenti per fare una valutazione esaustiva.


STILE

Samah Jabr ha uno stile molto chiaro. In questo senso, lo stile non è mai il focus del libro, che sopra ogni altra cosa si sforza di trasmettere un concetto nel modo più funzionale possibile.

Dietro i Fronti è una raccolta di cronoche della psichiatra palestinese Samah Jabr. Ogni testo riporta la data di pubblicazione originale, spaziando tra il 2003 e il 2017.


La penna di Jabr è schietta, realista di fronte alle ingestibili conseguenze dell’Apartheid israeliano, e dedita nonostante tutto ad un presente diverso, dove c’è sempre qualcosa che si può fare se ci facciamo le domande giuste.


La psicologia e la psichiatria non sono che la porta d’entrata di una riflessione materialistica che non risparmia niente e nessuno. Jabr ragiona in modo diretto e sintetico, viaggiando spedita verso il messaggio logico, culturale o umano che sta cercando di trasmettere.


Troviamo in questo libro tanti degli argomenti di cui parliamo sulla Palestina, specie dal 7 Ottobre.

Come possiamo interpretare la disumanizzazione dei Palestinesi, anche (e in un certo senso soprattutto) se bambini? Cosa abbiamo da dire sulla resistenza armata? Che tipo di conseguenze ha la tortura, e come influenza la vita degli adolescenti? Esiste del dissenso pro-palestinese tra gli israeliani? In che modo Israele ha giustificato culturalmente questo genocidio?


Samah Jabr queste domande se le fa da oltre vent’anni, accompagnando la sua scrittura con l’incessante pratica psichiatrica, minata costantemente dalla violenza sistemica di un paese genocida.


Gli articoli di Jabr sono brevi ed incisivi, e per questo risultano molto accessibili. Questo libro è un ottimo punto di partenza per conoscere una testimonianza pratica del punto di vista palestinese.