Cosa intendiamo quando diciamo che l’arte è politica? La nostra è una descrizione della realtà o una dichiarazione d’intenti?
Da una parte, ogni forma di comunicazione è inevitabilmente influenzata dal suo contesto storico e politico. Dall’altra, trasmettere un messaggio politico attraverso una storia – o un dipinto, o una canzone – non è affatto facile. Come si fa a provocare il pubblico, a generare un dibattito costruttivo e pragmatico intorno ad un’opera di fantasia?
Sotto questo punto di vista, abbiamo tanto da imparare dagli antichi greci. Durante le Dionisie – una celebrazione annuale dedicata a tragedie e commedie – la città si fermava per riunirsi di fronte ad un palco. Ai lavoratori venivano concessi giorni di riposo e i prigionieri venivano rilasciati dalle prigioni per assistere allo spettacolo. L’opinione pubblica si misurava e si costruiva a teatro, sulla base di continue re-interpretazioni di miti famosi.
Certo, oggi è molto difficile cogliere la rilevanza politica di questi racconti, ma forse vale ancora la pena provarci.
Home Fire è una reinterpretazione moderna della tragedia greca Antigone, ed è un ponte perfetto tra un passato lontanissimo e un presente logorato dagli stessi quesiti di allora.
La trama della storia è più o meno la stessa: un giovane ragazzo si schiera con violenza contro il proprio governo e perde la vita nel processo; sua sorella pretende di seppellirlo, ma il re ritiene che il suo errore sia stato troppo grande e la sua scelta imperdonabile, e dunque si rifiuta di concedergli un’adeguata sepoltura.
I protagonisti, in questo caso, oltre ad essere uniti dall’appartenenza ad una famiglia tormentata, sono tutte persone musulmane che vivono nella società occidentale. A questo giro, il ragazzo che “tradisce la sua patria” entra a far parte dell’ISIS, e il re è un politico razzializzato che ha scelto di assimilarsi in una cultura razzista per garantirsi l’accesso al potere.
Le coordinate politiche della tragedia sono radicalmente diverse, ma il movimento dei personaggi è lo stesso. Come affrontare i momenti più difficili della propria vita all’interno di un sistema pericoloso e instabile? Che tipo di conseguenze hanno le scelte politiche degli uomini al potere?